Non lasciamo le cose a metà(no)

Da oggi pubblicheremo le nostre osservazioni fatte al Ministero dell’Ambiente, in sintesi e in piccoli post. E’ necessario che tutti conoscano le criticità del progetto di metanizzazione per la Sardegna, soprattutto per chi non potrà partecipare ai nostri incontri.

La Snam, la società che porterà il metano nella nostra Isola, con la presentazione delle procedure di VIA (Valutazione Impatto Ambientale) fa riferimento, per quanto riguarda la sostenibilità dell’uso del metano, agli accordi presi durante l’Agenda XXI tenutasi a Lisbona nel 1992 (26 ANNI fa), agli accordi del Protocollo di Kyoto del 1997 (21 ANNI fa) e alla SEN (Strategia Energetica Nazionale) del 2013.

E quindi?

Quindi quello che emerge è che in 26 anni il mondo è cambiato: c’è stato l’11 settembre; il primo Presidente degli Stati Uniti nero; gli omosessuali possono sposarsi e avere figli; non ascoltiamo più le musicassette. Abbiamo internet, gli smartphone, Youtube e Instagram. Abbiamo scoperto l’acqua su Marte e tanto altro ancora. Ma soprattutto, gli scienziati che si occupano di cambiamenti climatici, hanno studiato tanto in questi lunghi 26 anni e sono arrivati all’unanime conclusione, che i cambiamenti climatici, sono dovuti al surriscaldamento del pianeta; che a sua volta è causato dalle emissioni esagerate di CO2 determinate soprattutto dall’uso sconsiderato di combustibili fossili.

Questi scienziati si sono molto preoccupati e hanno deciso di pressare i governi, specialmente quelli dei paesi industrializzati, convincendoli a prendere provvedimenti drastici e immediati.

In molti, per fortuna, gli hanno dato retta, tanto che dagli accordi di Lisbona del 1992 a oggi, ci sono stati altri accordi più concreti ed efficaci, come la COP 21 tenutasi a Parigi nel 2015, dove tutti i paesi industrializzati del pianeta, Italia compresa, hanno sottoscritto il loro impegno per ridurre drasticamente la CO2.

Anche gli scienziati delll’ONU (IPCC), notizia di questi giorni, hanno dato degli obbiettivi di contenimento sulle temperature, tanto da considerare gli accordi di Parigi, troppo blandi: figuriamoci quelli dell’Agenda XXI!!

Anche l’Italia attraverso la SEN pianificata nel 2017, ha previsto la dismissione di tutti i combustibili fossili, entro il 2050.

Chiudendo senza concludere. Per realizzare il progetto di metanizzazione della Sardegna, ci vorranno una ventina d’anni. Fate di conto e poi vediamo se conviene oggi dare alla Snam un miliardo e mezzo di euro (soldini nostri) per un’opera che fra 30 anni dovrà essere dismessa.

E la Snam? Fa finta di non sapere? La nostra classe politica sicuramente: già da questo si evince con chi abbiamo a che fare. Che l’assessora all’industria Maria Grazia Piras e il Presidente della Regione Francesco Pigliaru, sembrano personaggi di un libro di Dickens si può anche capire e si vede.
Ma noi, possiamo mettere il nostro futuro in mano a una società che guarda alle ceneri degli anni ’90?

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